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432 Hz

Per comprendere appieno l’importanza della musica calibrata a 432 Hz bisogna capire perché questa frequenza riveste nel mondo non solo musicale ma dell’intero rapporto tra uomo e natura circostante un ruolo cruciale.
L’accordatura a 432 Hz (la nota LA centrale del pianoforte, o A4) risale alla notte dei tempi. Greci, egizi e probabilmente altri popoli e culture erano soliti utilizzare questo tipo di accordatura in quanto, si pensava, era in grado di entrare in equilibrio armonico con l’individuo e l’ambiente circostante.
Si pensava, infatti, che questa frequenza fosse strettamente collegata alla vibrazione naturale del campo elettromagnetico del pianeta Terra e che quindi, l’ascolto e la produzione di musica accordata a 432 Hz avesse risultati benefici per il corpo e per lo spirito in quanto produceva armonia e benessere.
In base a questa accordatura, infatti, il DO che precede il La a 432 Hz, ha una frequenza di 256 Hz (precisamente 256,8687 Hz) e uno dei suoi armonici naturali è 8 Hz, ossia la frequenza della vibrazione del campo elettromagnetico posto tra la terra e la ionosfera.
L’utilizzo della musica a 432 Hz nelle culture antiche era dovuto al fatto che esse conoscevano e utilizzavano assiduamente la cosiddetta “sezione aurea”, espressa con il rapporto tra due lunghezze diseguali, delle quali la maggiore e medio proporzionale tra la minore e la somma delle due.
Secondo questa proporzione, il numero aureo 1,6180 rappresenta il rapporto tra queste due misure.fibonacci
Gli egizi, per esempio, utilizzavano la proporzione aurea nella costruzione delle piramidi, come venne poi dimostrato in tempi recenti; i Greci, come anche gli Indiani, nelle loro costruzioni architettoniche e nella scultura.
Nel Rinascimento la proporzione aurea venne dimostrata da Leonardo Pisano, conosciuto come il “Fibonacci”: la famigerata “sequenza di Fibonacci”, infatti, era rappresentata da una sequenza di numeri nella quale ogni numero è la somma dei due che lo precedono.
Leonardo Da Vinci, nel suo Codice della Conoscenza dell’Uomo Vitruviano, utilizzò la sequenza di Fibonacci basata sulla proporzione aurea.
Questo speciale rapporto matematico è intrinsecamente legato al codice della vita perché rispecchia fedelmente le proporzioni umane, come dimostrò lo stesso Leonardo, in particolare nella conformazione del padiglione auricolare, a forma di spirale, non a caso la sede dell’organo del senso dell’udito. La spirale costruita con la sequenza di Fibonacci e la proporzione aurea è inoltre riscontrabile nella conformazione delle galassie e in natura, sulla conformazione di alcuni petali di fiori e sulla spirale del mollusco Nautilus.
Come in natura, anche in musica si scoprì poi come l’accordatura naturale a 432 Hz rispetta pienamente la proporzione aurea.
Queste proporzioni furono riscontrate perfettamente in molte opere musicali di importanza mondiale e senza tempo come “L’Arte della fuga” di Bach, nelle Sonate di Mozart, La “Quinta Sinfonia” di Beethoven e non ultima la “Sagra delle Primavera” di Stravinskij.
J. S. Bach e G. F.  Händel, nel diciottesimo secolo, aderirono ad una società di scienze musicali che intendeva proprio mostrare il forte legame tra musica e matematica.
In tempi recenti, poi, la proporzione aurea e la sequenza di Fibonacci, come anche l’accordatura a 432 Hz, è stata utilizzata nel rock progressivo dei Genesis, con particolare riferimento al loro brano “Firth of Fifth”, tutto basato su numeri aurei. I Deep Purple hanno anche utilizzato numeri aurei nelle loro composizioni, nel loro “Child in Time”, così come i Dream Theater nel loro album Octavarium, interamente concepito sul rapporto tra il numero 8 e il 5. Nel 2001, poi la band americana Tool pubblica il singolo “Lateralus” interamente concepito e realizzato rispettando fedelmente la sequenza di Fibonacci.
L’accordatura aurea a 432 Hz vide però un periodo buio sotto il regime nazista. Nel 1939 il gerarca nazista Joseph Goebbels indisse una conferenza per far approvare una risoluzione a livello mondiale che mettesse al bando l’intonazione aurea a 432 Hz e far passare lo standard dell’accordatura a 440 Hz.
La scelta fu dettata dai risultati emersi a seguito di una ricerca commissionata dalla fondazione Rotshild-Rockfeller, secondo cui la musica a 432 Hz rilassava gli animi, mentre quella a 440 Hz facilitava il manifestarsi di reazioni violente e animalesche.
Si racconta come alla conferenza furono invitati molti dei sostenitori autorevoli dell’accordatura a 432 Hz, tra i quali Giuseppe Verdi. Quest’ultimo, infatti, sosteneva che, nonostante la percezione all’orecchio fosse minima se non impercettibile e per nulla influente sulla natura della composizione, l’ascolto della musica a 432 Hz, oltre a risultare più naturale e più semplice per i cantanti, desse al suono un tocco di maestosità, pienezza e quasi nobiltà.
In realtà, quella che oggi viene conosciuta anche con il termine di “accordatura verdiana” a 432 Hz, era solo un’opzione tra quelle proposte dallo stesso Verdi; egli sosteneva principalmente l’accordatura francese che fissava il La a 435 Hz, in quanto il suo intento era quello di uniformare il sistema di accordatura nella penisola; fu una commissione italiana che fissò il La a 432 Hz e lui la accettò come papabile ed altrettanto efficace alternativa.
Inoltre, c’è da dire come nel 1713 il fisico francese Joseph Sauveur propose come sistema di intonazione il DO centrale a 256,0 Hz, per pura comodità nelle trascrizioni di natura scientifica. Essa venne riconosciuta con il termine “accordatura scientifica”, in quanto il DO ha una frequenza in hertz espressa da una potenza di 2. Pertanto, il LA centrale avrebbe avuto una intonazione a 430,54 Hz.
L’imposizione oculata e “intelligente” del governo nazista e del suo mentore della propaganda di bandire l’accordatura a 432 Hz in favore di quella a 440 Hz, peraltro ancora oggi in uso a livello internazionale, fu proprio dovuta al fatto che, introducendo una frequenza disarmonizzante, era più facile manipolare le menti e le persone, in quanto queste risultavano essere più depresse, tristi. Ma anche, in ottica bellicosa, avrebbe prodotto truppe militari più forti e agguerrite.